Il CONDAV - Varicella




V
aricella

 

 

 

Cos’è

La varicella è una malattia caratterizzata da eruzioni vescicolari accompagnate da febbre e malessere causata dal varicella-zoster virus (VZV).

 

Incubazione

 Il virus della varicella rimane in incubazione fra i quattordici e i ventuno giorni.

 

 

Come si trasmette

 La varicella si trasmette attraverso le goccioline di saliva ed il liquido presente nelle vescicole.

E’ molto contagiosa.

 

Sintomi e decorso

 La malattia non è preceduta da alcun segno premonitore. Comincia con un po’ di febbre, sui trentotto (ma non sempre) e con un eruzione cutanea che dapprima compare sulla pelle del viso,fra i capelli, sul tronco e ai genitali, meno sulle braccia e sulle gambe. Le macchie sono  rosse e variano dalle dimensioni di una capocchia di uno spillo a quella di una lenticchia e in parte si trasformano in vescichette. Queste poi si rompono ricoprendosi di una crosta e si essiccano. Nel frattempo si formano nuove macchie che vanno incontro alla stessa evoluzione.

Le macchie possono essere poche decine o diverse centinaia e sono distribuite senza regolarità.

L’eruzione della varicella colpisce frequentemente anche le mucose della bocca.

Dopo tre o quattro giorni dall’inizio della malattia, le macchie cessano di comparire.

L'Herpes zoster (fuoco di S.Antonio), un doloroso rash cutaneo vescicolare, si manifesta a causa della riattivazione del virus in circa il 15% della popolazione.

 

Periodo di contagiosità

 La varicella va considerata contagiosa  2 giorni prima della comparsa dell’esantema, fino al momento in cui sono cadute tutte le croste.

 

Complicazioni

 La complicazione più frequente della varicella è l’infezione delle vescicole, provocata in genere dal fatto che il bambino si gratta con le mani sporche. Molto rare, invece, sono le complicazioni che   comprendono: infezioni batteriche secondarie, polmonite, encefalite, complicazioni emorragiche, epatite, artrite e sindrome di Reye.

I rari casi di morte  associati a varicella riguardano persone di età inferiore a 20 anni.

 

Cura

Contro il prurito si consiglia l’uso del talco mentolato e di antistaminici. Dieta leggera e vitamine.  La terapia si avvale di antivirali specifici per i casi più gravi. E’sempre opportuno interpellare il medico.

 

Diffusione nel mondo

La varicella è frequente in tutto il mondo, in Italia si verificano epidemie annuali con decine di migliaia di nuovi casi.


Vaccinazione

 L’Accademia Americana dei Medici Pediatri e il Comitato Consultivo sulle Pratiche di Immunizzazione del CDC (Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie statunitense), dal 1995 iniziarono a raccomandare la vaccinazione di routine, con 1 dose di vaccino, a tutti i bambini dai  12-18 mesi e al sotto dei 13 anni e ai soggetti più grandi, non ancora immuni,  2 dosi a distanza di 4-8 settimane.

La stessa raccomandazione veniva fatta anche in Canada dal Comitato Consultivo.

 

Considerazioni del Canadian Task Force

 

  Una singola dose di routine di vaccino VZV viene raccomandata ai bambini di 12-15 mesi , e una singola dose di richiamo della vaccinazione, per i bambini di 1-12 anni.

 

 Il vaccino VZV, può essere somministrato contemporaneamente al vaccino morbillo-parotite-rosolia, usando una differente sede di inoculo.

 

  Per gli adulti e gli adolescenti, 2 dosi somministrate a distanza di 4-8 settimane sembrano essere più immunizzanti di una singola dose. Tuttavia, sono necessari ulteriori dati sulla sua reale efficacia in questa fascia d’età.

 

  Non esistono prove sulla sicurezza del vaccino VZV se inoculato durante la gravidanza.

 

 

 

Effetti Collaterali forniti dal Canadian Task Force

Gli effetti collaterali prodotti dal vaccino antivaricella, sembrano essere minimi, sia negli adulti  che nei bambini.

Gli effetti collaterali immediati, ma non frequenti del vaccino sono l'insorgenza di infezioni da VZV ed herpes-zoster.

 La trasmissione di VZV mediante vaccinazione è molto meno frequente della trasmissione naturale.

Attualmente, la preoccupazione teorica che la vaccinazione possa portare a un aumento dell'incidenza di herpes-zoster non è supportata da prove scientifiche certe e sebbene il vaccino possa incrementare l'età media in cui insorge la varicella, la riduzione totale dei casi di malattia tra gli adulti, compenserebbe questo cambiamento.

Il Canadian Task Force afferma che esistono molte prove che portano a raccomandare la vaccinazione di routine per i bambini di 12-15 mesi, il richiamo nei bambini di 1-12 anni e, negli adulti, il tutto per la prevenzione della malattia stessa.

 

 

Fonti

 

   Centers of Disease Control and Prevention. Evaluation of varicella reporting to the National Notifiable Disease Surveillance System - United States, 1972-1997.  www.cdc.gov

 

  “Il Nuovo Bambino” di Marcello Bernardi Milano Libri Edizioni 16° Ed. novembre 1982