Il CONDAV - Globuli rossi azzerano effetti collaterale cortisone



Con i globuli ‘rossi-navetta’, azzerati gli effetti collaterali del cortisone

 

Novità per i pazienti affetti da morbo di Chron, da fibrosi cistica o colite ulcerosa. Per quanti sono costretti ad assumere, ogni giorno, farmaci contenenti dosi massicce di cortisone, da oggi c’è un nuovo modo di somministrazione: tramite globuli rossi-navetta. È il risultato della sperimentazione di una esclusiva procedura terapeutica, presentata nei giorni scorsi all’ospedale Bambino Gesù di Roma, che sfrutta globuli rossi per incapsulare farmaci nel sangue, in modo da azzerarne gli effetti collaterali. Finora il metodo è stato sperimentato su 40 pazienti, affetti da diverse patologie che comunque costringono a una continua assunzione di corticosteroidi, con i prevedibili effetti collaterali, perché il loro uso è prolungato nel tempo.

Ma come funziona il nuovo metodo? Il sistema, messo a punto, da Mauro Magnani dell’Università di Urbino e riconosciuto dagli uffici brevetti degli Usa, ha consentito al 75% dei pazienti di sospendere o comunque ridurre drasticamente il ricorso ai cortisonici per via tradizionale. La terapia si basa su un semplice prelievo di sangue (da 30 a 50 ml a seconda dell’età) che viene poi reinfuso nello stesso paziente da cui era stato prelevato. In circa due ore, un apparecchio infonde nei globuli rossi un antinfiammatorio cortisonico che viene poi rilasciato, in modo costante, nell’arco di un mese. In particolare, “il paziente riceve una dose di farmaco pari a quella di un giorno per via tradizionale”, spiega Massimo Castro, che ha guidato la sperimentazione all'ospedale pediatrico Bambino Gesù, “e nei tre quarti dei pazienti ciò ha consentito di sospendere o almeno ridurre la dose di cortisonici per via tradizionale”.

 

25 gennaio 2006