Il CONDAV - Prevenzione shock anafilattico



 

Lo shock anafilattico si può prevenire

 

Nel nostro corpo c’è un “interruttore” che fa scattare lo shock anafilattico, la violenta (e talvolta letale) reazione dell’organismo di fronte a certe sostanze allergeniche.
La scoperta si deve ai ricercatori del del Flanders Interuniversity Institute for Biotechnology, collegato alla Ghent University, che hanno condotto uno studio sull’argomento analizzando topi di laboratorio.
L’obiettivo era di capire se fosse possibile sviluppare terapie nuove e più efficaci di quelle odierne: oggi l’unico rimedio per reazioni così acute (che riguardano, almeno una volta nella loro vita, il 15% delle persone nel mondo) è l’iniezione di adrenalina, una soluzione che però non sempre ha abbastanza effetto sul collasso cardiovascolare conseguente allo shock.
I ricercatori, coordinati dal dottor Peter Brouckaert, hanno studiato il ruolo del Paf (Platelet Activating Factor) nell’anafilassi.

Con sorpresa si è scoperto che lo shock iperacuto indotto dal Paf è strettamente legato all’ossido nitrico. Si è visto inoltre che il meccanismo alla base della regolazione della pressione è chiamato in causa anche nello shock anafilattico. Inattivando alcuni attori principali di questo meccanismo, sono riusciti a prevenire lo shock anafilattico.
La scoperta dell’importanza dell’ossido nitrico e dei suoi regolatori apre la strada a terapie efficaci di prevenzione contro queste reazioni fisiologiche così serie.

 

20 settembre 2006