Il CONDAV - Per non dimenticare... Claudio L'angioletto di Ponte Mazzini


 

 

 

 

 


 

 

Il Presidente Nadia Gatti e Consiglieri CONDAV hanno deciso di dedicare questa sezione a Claudio "L'Angioletto di Ponte Mazzini" e ai tanti bambini che non ci sono più... perchè, come i nostri figli sono stati traditi e hanno perso la vita, uccisi dalla mano di chi avrebbe dovuto proteggerli, invece ha rubato loro l'innocenza, strappandoli per sempre dalle braccia di chi li amava, li ama e li amerà per sempre!

 

Premessa

 

Sono venuta a conoscenza della storia di Claudio, come migliaia di altre persone, guardando la TV e ne sono rimasta sconvolta! Per giorni, settimane, mesi, mi sono chiesta come sia stato possibile per un padre guardare negli occhi il proprio bambino e poi gettarlo nel Tevere come fosse un bambolotto di pezza.... Ho sentito il dolore della sua mamma, il mio cuore si è riempito di dolore... Poi, inaspettatamente, lo scorso mese di giugno sono stata contattata telefonicamente dall'avv. Alberto Biasciucci, legale della mamma di Claudio che mi ha spiegato di essere venuto a conoscenza della nostra Associazione attraverso l'incontro avvenuto al cimitero del Verano con i genitori di Valeria, una dei nostri piccoli angioletti che ci ha lasciato il 25 dicembre del 2009. Infatti, Claudio e Valeria "dormono" uno vicino all'altra...

Per questo vorrei rivolgere un particolare ringraziamento all'avv. Alberto Biasciucci di Roma, il quale, il 2 luglio scorso, in un pomeriggio assolato, ha trovato il tempo e la voglia di incontrarmi e raccontarmi, con dovizia di particolari, la storia di Claudio. Da quel momento il mio cuore, già precedentemente toccato  dalla storia del piccolo Tommaso Onofri, scomparso e poi trovato morto a poca distanza dal mio paese e, da tante altre storie raccontate in vari notiziari televisivi, ha deciso che non si poteva più tacere e che questa vergogna andava denunciata!

La paura più grande dell'avv. Biasciucci era ed è, che la morte di Claudio e degli altri bimbi cada nell'oblio...

Sembra impossibile, ma conoscendo le lungaggini burocratiche e l'abitudine tutta italiana di dimenticare molto in fretta le "tragedie" che avvengomo (vedi le vittime della strada, che stanno aspettando una legge "degna di in Paese che possa definirsi civile", ormai da decenni...), questo potrebbe essere possibile.

Noi lo aiuteremo per far si che questo non accada....

 

Nadia Gatti

 

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